Il Canto V, dedicato alla vicenda di Paolo e Francesca, è forse in assoluto il più amato della Divina Commedia. L'immagine dominante è quella della bufera infernale, che trascina le anime dei lussuriosi: essa è un esempio della tecnica del contrappasso, dove il peccato di cui si macchiano gli esseri umani in vita viene ripetuto nell'Aldilà in forma iperbolica (come in questo caso) o rovesciata (cambiandolo radicalmente di segno).
Prima di incontrare Paolo e Francesca, Virgilio mostra a Dante sette peccatori della tradizione classica: Semiramide, Didone, Cleopatra, Elena, Achille, Paride e Tristano. Questa composizione dice molto del sincretismo di Dante, il quale riesce a mettere insieme riferimenti biblici, mitologici e storici.